Guardami negli occhi e saprò se il tuo cuore sta bene

In questo interessante articolo su Repubblica.it si parla di occhi e cuore. E non in senso figurato, ma letterale.

Una ricerca della St George’s University of London, pubblicata online sul British Journal of Ophthalmology, ha dimostrato che l’imaging retinico, le scansioni della rete di vene e arterie della retina, con l’aiuto dall’intelligenza artificiale, può predire le malattie cardiovascolari, senza bisogno di esami del sangue o di misurare la pressione sanguigna.

Gli occhi e il cuore
Già precedentemente, da altri studi era emerso che l’ampiezza delle minuscole vene e arterie (arteriole e venule) della retina può fornire un indicatore precoce accurato di malattia circolatoria. La retina è infatti sensibile alle variazioni dei fattori di rischio delle malattie cardiovascolari, come glicemia e pressione sanguigna e quindi le variazioni dei suoi piccoli vasi sanguigni possono essere un campanello d’allarme per disturbi più importanti. Non si era però mai arrivati a definire se i risultati fossero uguali per uomini e donne.

Lo studio
I ricercatori hanno sviluppato un algoritmo di intelligenza artificiale automatizzato (QUantitative Analysis of Retinal vessels Topology and siZe, o QUARTZ) per sviluppare modelli che valutino il potenziale dell’imaging della vascolarizzazione retinica e dei fattori di rischio noti per prevedere la salute e la morte vascolare.

QUARTZ è stato poi applicato alle immagini retiniche di 88.052 partecipanti alla UK Biobank di età compresa tra i 40 e i 69 anni, esaminando in particolare la larghezza, l’area dei vasi e il grado di curvatura (tortuosità) delle arteriole e delle venule nella retina per sviluppare modelli di previsione di ictus, infarto e morte per malattie circolatorie.

Individuati più dei due terzi dei decessi
Nella valutazione globale sono stati tenuti presenti anche elementi come il fumo, farmaci per il trattamento dell’ipertensione e un precedente attacco cardiaco. I modelli predittivi hanno individuato tra la metà e i due terzi dei decessi per malattie circolatorie nei soggetti più a rischio. I ricercatori affermano che: “Nella popolazione generale l’imaging retinico con l’Intelligenza Artificiale potrebbe essere utilizzato come forma di controllo della salute vascolare sistemica senza contatto, per selezionare i soggetti a rischio medio-alto di mortalità circolatoria per un’ulteriore valutazione del rischio clinico e un intervento appropriato”.

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