Variante indiana, aumentano misteriosamente i casi di mucormicosi agli occhi

La variante indiana sta causando in tanti malati una rara forma di mucormicosi: ecco di cosa si tratta.

In India sono stati registrati casi di mucormicosi superiori alla media nei soggetti che contraggono la variante Covid 
Uno strano fenomeno si sta verificando negli ospedali indiani a causa della variante indiana di COVID-19. È stato infatti registrato un considerevole aumento dei casi di mucormicosi, o “fungo nero”, una grave ma rara infezione fungina. Nel corso di una intervista rilasciata al sito della BBC, il chirurgo oculista indiano Akshay Nair che lavora in tre ospedali a Mumbai ha parlato di almeno 40 pazienti affetti da infezione fungina soltanto nel mese di aprile.

Le possibili cause 
La causa, secondo alcuni esperti, potrebbe essere ricondotta anche al fatto che in India vi è un elevato tasso di malati di diabete rispetto ad altri paesi nel mondo. Il diabete incontrollato potrebbe essere una delle cause sottostanti all’infezione funginea. È vero che sono stati segnalati casi anche in alcuni paesi europei come la Francia e il Regno Unito oltre al Brasile e al Messico, ma è altrettanto vero che i casi registrati in India sono nettamente superiori alla media. I sintomi principali di questa infezione sono gonfiore del viso unilaterale, mal di testa, congestione nasale o sinusale, Febbre, annerimento del naso, visione offuscata o doppia, dolore al petto e difficoltà respiratorie.

Alcune persone sono dovute ricorrere  all’intervento chirurgico
Un aumento che ha allarmato gli scienziati anche perchè nel corso di due anni i casi di mucormicosi registrati erano stati soltanto 10. La maggior parte dei pazienti aveva il diabete e sviluppato sintomi due settimane dopo il recupero da COVID-19. Undici dei pazienti hanno dovuto subire un intervento chirurgico per rimuovere un occhio per fermare la diffusione dell’infezione, che è letale nella metà dei casi.

La tesi degli esperti
Secondo la tesi espressa dal dottor Nair alla BBC i medici ritengono che possano essere gli steroidi, un trattamento che si è dimostrato efficace contro i casi gravi di COVID-19, la vera causa che ha alimentato il proliferare delle infezioni fungine. Mentre gli steroidi riducono l’infiammazione e possono prevenire danni ai polmoni nei malati di COVID-19, sopprimerebbero il sistema immunitario. Al momento però, a parte in India, non sono stati segnalati focolai importanti di mucormicosi nel mondo.

Fonte: centrometeoitaliano.it

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